Articoli taggati con ‘centri storici’
Dalla metropoli alla periferia diffusa. Dati e dinamiche dell’insediamento degli immigrati nell’area romana
A seguito di un processo in atto almeno dalla seconda metà degli anni ’70, il territorio romano – e per estensione quello del Lazio – si colloca nel contesto nazionale tra le principali aree di immigrazione e di residenzialità di singoli e famiglie di origine immigrata. La dinamica che ha portato l’immigrazione e gli immigrati a raggiungere anche i comuni minori del nostro paese, va rintracciata all’interno di un processo ben più ampio: la progressiva espansione territoriale delle metropoli italiane da centri urbani tradizionali ad aree metropolitane, vale a dire a grandi aree costituite da un principale centro urbano di riferimento cui si legano, attraverso una fitta rete di interconnessioni, i diversi comuni limitrofi.
Flussi globali e sviluppi locali. Trasformazioni urbane ed economie della cultura a Palermo
Anche se Palermo non è certo fra gli esempi più eclatanti di città cosmopolita, la sua maggiore apertura internazionale è oggi piuttosto evidente. A metà degli anni Novanta, sulla scia di quanto era già avvenuto in molte altre città europee in una fase di indebolimento dei legami nazionali, Palermo ha fatto ricorso “alla cultura per tentare di creare un senso di appartenenza, di unità, al di là delle divisioni sociali e dei conflitti, per mobilitare le risorse necessarie all’elaborazione di un interesse generale urbano”. In questa sede non è possibile approfondire le dinamiche tramite le quali la città si è aperta ai flussi globali, ma ci limitiamo a rimandare ad alcuni meccanismi principali: il ruolo del governo locale (con la canalizzazione di finanziamenti per il recupero del centro storico e l’investimento in cultura); la mobilità dei giovani universitari; il ruolo dei visitatori stranieri.
Non è solo un paese per vecchi. Identità e innovazione nell’esperienza LAB.net della regione Sardegna
Il 3 ed il 4 luglio 2008 si è svolto ad Alghero il convegno conclusivo del progetto LAB.net – Rete transfrontaliera per la valorizzazione dei centri storici urbani, finanziato dal PIC Interreg IIIA Italia Francia “Isole” Sardegna-Corsica-Toscana. L’iniziativa si colloca sulla scia di una ormai decennale esperienza della regione in tema di tutela e valorizzazione dei centri storici: la legge 29 del 1998 “Tutela e valorizzazione dei centri storici della Sardegna” rappresenta infatti il momento di avvio di una serie di sperimentazioni che hanno segnato le punte più avanzate del panorama italiano. I capisaldi di questa attività risiedono soprattutto nella convinzione della necessità del superamento della logica del puro intervento fisico, in particolare nelle realtà di minore dimensione, e dell’adozione di una logica di intervento complessa ed integrata, che affronti e coinvolga attivamente anche la dimensione socio-economica del problema.
Dal recupero edilizio a proposte innovative per il riuso dei centri storici della Valle dell’Agri in Basilicata
Con riferimento al tema dello sviluppo locale ed in particolare al recupero e riuso dei centri storici minori, in Basilicata si sta sviluppando una interessante esperienza nell’area della Valle dell’Agri. Il territorio ricco di risorse ambientali e paesaggistiche e culturali è da anni interessato da rilevanti attività di estrazioni petrolifere.
Strade verso una valorizzazione sostenibile
Rigenerare, favorire l’accesso, migliorare la qualità della vita, principi cardine degli interventi sugli ambienti urbani e metropolitani che si stanno affermando negli ultimi tempi con l’obiettivo di facilitare la visita e la permanenza dei turisti. I piccoli ed i grandi centri urbani sono accomunati dalla ricerca delle modalità migliori per attirare ed accogliere i nuovi turisti, i quali hanno sempre meno le sembianze dei turisti famelici ed improvvisati, ed assumono le sembianze di visitatori in punta di piedi, rispettosi della cultura e dell’anima delle città.
Ricettività diffusa e nuove tendenze del fenomeno turistico in Italia
I flussi turistici che caratterizzano la domanda turistica di questi ultimi anni, seguono la tendenza che trova espressione in poche ed esaurienti parole: “fuori dai soliti posti”. Oggi le parole chiave per un nuovo approccio turistico, in grado di interpretare nuovi bisogni e nuove esigenze del consumatore di località turistiche sono “inedito e autentico”. Questi trend trovano il loro naturale sfogo nell’ospitalità diffusa, in forme di ospitalità che della salvaguardia dei luoghi, dell’ambiente e degli stili di vita hanno fatto la loro ragion d’essere.