Articoli taggati con ‘eventi culturali’

Tafterjournal n. 83 - LUGLIO AGOSTO 2015

The future art of storytelling: Future Fabulating in Madeira Island

di Valentina Nisi

Introduction   The practice of predicting the future has a long history, ranging from personal consultation in the patterns of coffee grounds to global computational projections derived from vast sums of data. The longing for a vision of the future offering some certitude seems to cross cultural boundaries. Engineer Alan Kay stated that […]

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The undervalued of potential of the peripathetic feature of festivals. A look at the FISahara Film Festival

di Simona Patrizi

In relation to the practice of deterritorilisaton, The FISahara film festival, coming to its 6th edition, is one of the most atypical activist film festivals, which takes place in a refugee camp in the middle of the Algerian desert, where the Saharawi population live in exile, separated from their homeland.

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A contemporary Trajan

di Agnese Altana

Cultural institutions may transmit notions and memories of our past. But today’s audience, more than ever before, is looking for interaction, participation and an appropriation of museum spaces. Monuments can stimulate curiosity, encourage to return another time, surprise with unexpected offers and gives more choices. In this way visiting museums became full of possibilities and visitors can feel the museum as a living space.

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Tafterjournal n. 55 - gennaio 2013 - numero speciale epos

Idee culturali e nuove forme di partecipazione

di Giulia Ferrari e Valentina Gottardi

Il caso Venetian Industries Festival diventa una possibile risposta a quei bisogni culturali espressi e latenti che si identificano difficilmente nell’offerta culturale prevalente nel territorio veneto.

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The revolution of Eco Art

di Valentina Maschio

In these weeks, ending on 20th December, Reggio Calabria is hosting “Exhibition of recycled materials and eco-design”, the first Eco Art event ever realised in southern Italy. Promoted by the Department of Environmental Policies of the province of Reggio Calabria, in collaboration with MATREC, and coordinated by architect Antonia Rita Castagnella, the exhibition aims at disseminating the awareness of sustainable art, along with its various potential uses.

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Tafterjournal n. 26 - agosto 2010

La produzione di autenticità per il mercato. Un’esplorazione nel campo della popular music

di Matteo Corciolani

Ormai da qualche tempo, le imprese tenterebbero in ogni modo di offrire prodotti che possano essere percepiti come autentici da parte dei consumatori. In effetti, sembra che sia soprattutto in questo modo che possano ottenere un certo successo di mercato. Ma sono effettivamente in grado di proporre qualcosa di autentico? Di fronte a questo interrogativo, il presente articolo si propone di esaminare alcuni aspetti chiave dell’offerta di autenticità e, analizzando in particolare l’evoluzione dei significati del concetto di autenticità nel contesto della popular music, cerca di individuare le modalità con cui gli operatori di tale settore starebbero cercando di offrirla al mercato.

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Economia e management delle aziende di produzione culturaleEconomia e management delle aziende di produzione culturale

di Giulia Agusto

“Economia e management delle aziende di produzione culturale” si sofferma su tutti gli strumenti utilizzati per la gestione delle organizzazioni di cultura. Pur mutuando la cassetta degli attrezzi cui si fa riferimento per le imprese manifatturiere, esso propone i doverosi adattamenti al mondo della produzione di servizi culturali, sulla base della consapevolezza che esso è caratterizzato da un’estrema immaterialità del prodotto.

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Tafterjournal n. 20 - febbraio 2010

Ruoli e funzioni degli eventi culturali in Italia

di Chiara Camerada e Daniele Pittèri

L’evento è un elemento valorizzatore del territorio, in grado di determinare, con il proprio attuarsi, modificazioni più o meno sostanziali e di natura profondamente differente sui territori in cui si realizza. Partendo dall’individuazione degli elementi costututivi degli eventi, è possibile giungere alla formulazione di un’ipotesi di classificazione degli stessi che, basata sulla centralità di target, format e funzioni, individua: una tipologizzazione degli eventi; i format; le funzioni e le sottofunzioni che assolvono; le tipologie dei target; e le correlazioni che esistono fra format, target e funzioni. L’evento è un elemento valorizzatore del territorio, in grado di determinare, con il proprio attuarsi, modificazioni più o meno sostanziali e di natura profondamente differente (culturali, politico-istituzionali, urbanistiche, economiche, infrastrutturali, di immagine) sui territori in cui si realizza.

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Tafterjournal n. 20 - febbraio 2010

Marchi culturali e territoriali

di Giulia Agusto

Concetti legati alla creazione, accumulazione e scambio di conoscenza sono diventati tipici dei filoni di ricerca atti ad indagare i fenomeni emergenti su scala territoriale. Sebbene sembrino essere ad una prima occhiata concetti antitetici, il territorio – essenza fisica, presente, tangibile – e la conoscenza, immateriale, dai contorni sfumati e priva di caratteristiche fisiche, assumono un senso proprio quando sono contestualizzati all’interno di un luogo, di un’area territoriale in cui si produce la scintilla della creatività.

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Nuove organizzazioni culturali. Atlante di navigazione strategica

di Giulia Agusto

Le organizzazioni culturali guardano spesso con sospetto a ricette precostituite e manuali d’azione. Il presente volume, un vero distillato della pluriennale esperienza acquisita sul campo dagli autori, è invece un illuminante vademecum per affrontare il periglioso navigare quotidiano di chi opera in un settore così complesso e multiforme. Le organizzazioni culturali sono il […]

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Punti cardinali per le organizzazioni culturali

di Lucio Argano e Paolo Dalla Sega

Il libro – Nuove organizzazioni culturali. Atlante di navigazione strategica -vuole essere un punto di partenza per integrare le considerazioni degli autori del contributo, delle idee, dell’esperienza di tanti altri colleghi operatori, pubblici e privati nello spazio di confronto e di un moderno convivio offerto da Tafter Journal

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Tafterjournal n. 13 - maggio 2009

Gli eventi culturali come incubatori culturali. Il caso di MI AMI Musica Importante a Milano

di Lucio Argano e Claudia Spadoni

Gli eventi culturali sono espressione della società postmoderna e sanno creare valore attraverso dinamiche relazionali e di condivisione di apprendimento ed esperienza. In tal senso sono incubatori culturali perché si giovano dei luoghi d’interazione, delle comunità-tribù e delle piattaforme conversazionali del Web, potendo contare sull’efficacia delle nuove tecniche di marketing e comunicazione on ed off line. L’analisi empirica del Festival MI AMI, derivante da una ricerca condotta da Claudia Spadoni, evidenzia tali aspetti, riconducendo gli eventi alla loro sintesi di conoscenze e consapevolezze.

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Tafterjournal n. 11 - febbraio 2009

Quando l’arte produce effetti sull’ambiente

di Giulia Agusto

Il mondo anglosassone è stato il primo a riservare una grande attenzione al rapporto esistente tra l’arte e l’ambiente, ed in misura più precisa all’impatto ambientale provocato dall’arte e dagli eventi. Sebbene esso sia misconosciuto, merita una grande attenzione anche in termini di politiche. Sono di provenienza anglosassone anche gli standard per la salvaguardia ambientale elaborati esclusivamente per il settore.

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Tafterjournal n. 3 - aprile 2008

Il granting a favore degli eventi espositivi

di Francesca Gambetta

Nel corso degli ultimi decenni, il mercato culturale ha visto la nascita di un nuovo prodotto: quello delle esposizioni temporanee. Dal punto di vista della produzione dei beni e dei servizi culturali è forse l’evento più interessante dopo la svolta commerciale dei musei. Anche in Italia negli ultimi anni la produzione di mostre è cresciuta in modo esponenziale, in ragione sia del ricco patrimonio culturale del nostro paese e della presenza di un numero eccezionale di strutture (oltre 4000 musei), sia, in misura diversa da realtà a realtà, della creatività, dell’esperienza e delle competenze scientifiche necessarie per realizzare progetti espositivi.

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Tafterjournal n. 2 - gennaio 2008

I contributi dei visitatori come patrimonio culturale: il design per la partecipazione
Visitors’ contributions as cultural heritage: designing for participation

di Luigina Ciolfi, Liam J. Bannon e Mikael Fernström

Abstract
In this article, we approach the setting up of two public exhibitions and, in this sense, our goal is to offer the necessary tools in order to facilitate and support the contributions of the visitors to the exhibitions themselves. The philosophy at the base of our work considers the role of technology as an instrument able to increase the stock of experiences of each person, going beyond the mere provision of information and allowing users to create the content of an exhibition.
In first paragraph, we will illustrate how interaction design could be implemented within the museum and exhibition sectors; in paragraph 2, we will contextualize this reflection within the analysis of museums’ audiences while in the third paragraph two case histories related to the approach of user-centred design are described. Finally, we will discuss the results of showed data individuating further research developments.

Abstract
In questo articolo affronteremo il nostro approccio all’allestimento di due mostre pubbliche, nell’ambito delle quali il nostro obiettivo è stato quello di offrire gli strumenti adatti per facilitare e supportare i contributi personali dei visitatori alle mostre stesse. La filosofia alla base del nostro lavoro, considera il ruolo della tecnologia come in grado di accrescere il patrimonio delle esperienze di ogni singola persona, andando oltre la mera messa a disposizione delle informazioni, e permettendo ai fruitori di creare il contenuto di un’esposizione.

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Tafterjournal n. 2 - gennaio 2008

I festival tra impatto sul territorio e luogo di espressione per l’immaginario collettivo
Festivals between territorial impact and place of expression for the collective imagination

di Giulia Agusto

The practice of experiencing aesthetic contents far from specific places, usually in open or unusual spaces, which are not directly designed for art, like squares or streets. This is the main characteristic of festivals. Celebrations, events full of social relations, which attract an increase nomadic audience that is ready to face even longer journeys just to feel part of an event that opens the door to imaginations.
The article explores the Festival as a specific cultural medium analysing both the economic impacts that Festivals produce on territories and their cultural-related outcomes. In the first paragraph, the author proposes an overview on the Festival Medium and its relationship with the territory while, in paragraph 2, a major attention is paid to the audiences of the festivals. Successively, the article review European Best Practices (paragraph 3) and the risks that an abuse of the festival-form could produce (paragraph 4). In paragraph 5, the author reflects upon the Festival as a cultural space.

L’esperienza estetica lontana dai luoghi deputati, in spazi generalmente aperti oppure insoliti, non direttamente pensati per l’arte; la cultura nelle piazze, nelle strade, questa la caratteristica principale dei festival. Feste, eventi intrisi di socialità, che attirano un pubblico sempre più nomade e disposto ad affrontare anche lunghi tragitti pur di sentirsi parte di un evento che spalanca le porte all’immaginazione.

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